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Le lacrime della memoria. PDF Stampa E-mail

Claudia, una Volontaria, che ha avuto modo di occuparsi di più casi di soggetti affetti da Alzheimer, in uno degli ultimi incontri ha condiviso con tutti noi la lettura di una poesia che la ha colpita particolarmente dal titolo "Le lacrime della memoria" di cui e' autrice Marie Gendron, laureata in Gerontologia operativa nel settore della malattia suaccennata.

Riteniamo di portarla all'attenzione di tutti coloro che ci leggono - appartenenti all'Associazione e non - per aiutare piu' persone ad entrare nel misterioso universo della malattia che è in notevole aumento. La poesia e' tratta dal libro della citata autrice "PERCHE' ALZHEIMER".

 

"Le lacrime della memoria" di Marie Gerdon

"Amo queste persone strane.
Vuoti sempre più profondi si aprono nella loro memoria.
Vuoti che si riempiono di paure, presenti o passate, di ferite mai rimarginate.
Vuoti che allontanano divieti e regole, nei quali affiora un impeto di verità.

Questa verità che ci accomuna tutti quando le maschere si sciolgono.

Verità nuda cruda intollerabile, talvolta crudele.
Verità che ama e odia liberamente.
L'inconscio si fende".
Le verità nascoste riaffiorano.
Le foto appassite riprendono vita, così come i sogni rivelano quello che non diciamo di giorno.
Il tempo passato diventa presente.

E il presente non è che l'istante.

Amo queste persone strane.
La loro ragione sragiona.
Sono i delinquenti della commedia umana.

Il cuore non soffre di Alzheimer.
Capta l'emozione e dimentica il fatto.
Coglie l'essenziale e trascura l'accessorio.
Sente la falsità dei gesti e delle parole.
Fugge il potere e reclama la tenerezza.

Più condivido la loro vita, più sento vuoti altrettanto profondi dentro di me.
Li chiamano confusi, eppure, senza saperlo, violentemente riflettono le mie parti d'ombra e di luce.

Diventano il mio stesso specchio: specchio delle mie pene mascherate, dei miei desideri nascosti, delle mie fantasie represse, della mia libertà con le ali spezzate.

Amo queste persone strane.
Hanno nostalgia della loro infanzia così come si ha nostalgia di un paese.
Cercano, cercano...fino il giorno in cui il loro silenzio
diventa un grido insopportabile.

Amo queste persone strane.
Come riuscirò a vivere senza di loro? Come? come? "

 

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